Le parole di Jacobs Le parole di Jacobs

Marcell Jacobs si confessa a cuore aperto: “Nella mia vita c’è un vuoto”, il motivo è davvero triste

Nel 2021, ai Giochi di Tokyo, Lamont Marcell Jacobs conquistava il mondo diventando l’inaspettato vincitore dei 100 metri.

Oggi lo ritroviamo a Rieti, dove si prepara per le nuove sfide che lo attendono agli Europei e all’Olimpiade di Parigi.

Con una nuova squadra americana al suo fianco e sotto la guida dell’allenatore Rana Reider, Jacobs si dedica alla sua passione con rinnovato entusiasmo.

Sette mesi fa, Marcell decideva di trasferirsi in America. Una scelta dettata non da motivazioni tecniche ma dalla necessità di ritrovare se stesso dopo un periodo difficile caratterizzato da infortuni e tensioni.

In Florida ha trovato la tranquillità necessaria per riflettere sul suo futuro nello sport.

Dopo il trionfo olimpico, la vita di Jacobs è cambiata radicalmente.

Trovandosi spesso coinvolto in ambienti lontani dallo sport come sfilate e programmi TV, ha sentito il bisogno di fare un passo indietro per concentrarsi nuovamente sulla sua carriera atletica.

Intervista a Marcell Jacobs: tra sfide, cambiamenti e nuovi orizzonti

Vivere vicino alla famiglia del padre in Florida ha avuto un impatto significativo sulla decisione di Marcell. Nonostante le difficoltà legate al distacco dalla moglie Nicole Daza e dai suoi figli durante il trasferimento, oggi sono tutti felici della loro nuova vita negli Stati Uniti.

Jacobs cosa dice?
Cosa ha detto Jacobs? (ANSA) Phme.it

Il passaggio da un allenamento individuale a uno collettivo è stato uno dei grandi cambiamenti nella preparazione di Jacobs. Lavorare insieme ad altri atleti d’eccellenza gli ha permesso non solo di migliorarsi tecnicamente ma anche di crescere sotto il profilo umano.

Con gli occhi già puntati sulle Olimpiadi di Parigi 2024, Marcell non nasconde le sue ambizioni: vuole vincere ancora. La pressione è alta ma lui è pronto a trasformarla in energia positiva per raggiungere nuovi traguardi.

Ci spostiamo su una nota più leggera condividendo un momento conviviale insieme all’allenatore Reider. Tra i desideri più semplici come gustare una buona amatriciana emerge l’uomo oltre l’atleta; uno spirito resiliente che continua a cercare la sua strada tra successo professionale e realizzazione personale.

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