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Scoperta scioccante sulle e-cig: alterano il DNA dei fumatori, urgono misure per contrastarne la diffusione

Il consumo di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato sta registrando un incremento allarmante tra i giovani, una tendenza che suscita profonda preoccupazione tra gli esperti di salute.

La Società Italiana di Medicina Interna (Simi) lancia un severo monito sui rischi associati a queste pratiche, enfatizzando le gravi conseguenze che possono derivare dall’uso di tali dispositivi.

La crescente popolarità delle sigarette elettroniche e dei prodotti a tabacco riscaldato tra adolescenti e giovani adulti è un fenomeno che non può essere ignorato.

Secondo Antonello Pietrangelo, past president della Simi, vi è una tendenza inquietante all’aumento dell’uso di questi prodotti, spesso percepiti come meno dannosi rispetto alle sigarette tradizionali.

Questa percezione errata porta molti giovani a sviluppare una dipendenza dalla nicotina, aumentando il rischio che in futuro possano passare al fumo convenzionale.

I pericoli delle e-cig e tabacco riscaldato

L’allarme lanciato dalla Simi mette in evidenza i seri rischi sanitari associati al consumo di sigarette elettroniche e prodotti a tabacco riscaldato.

Tra questi, l‘infiammazione delle vie respiratorie emerge come una conseguenza diretta dell’esposizione alle sostanze chimiche contenute in questi dispositivi. Inoltre, la vulnerabilità alle infezioni virali si intensifica notevolmente nei consumatori abituali.

Un aspetto particolarmente preoccupante riguarda le potenziali alterazioni del DNA causate dalle sostanze chimiche presenti nelle sigarette elettroniche e nei prodotti a tabacco riscaldato. Queste modifiche genetiche potrebbero incrementare il rischio di sviluppare tumori nel lungo termine, sfatando il mito della loro innocuità comparata alle sigarette tradizionali.

Quali sono i rischi della sigaretta elettronica? (Phme.it)

Gli utilizzatori abituali di tali dispositivi mostrano anche un aumento dell’incidenza di patologie respiratorie croniche come l’asma e la broncopneumopatia cronica ostruttiva (BPCO). Queste condizioni risultano più gravi rispetto ai non fumatori, confermando ulteriormente i pericoli insiti nell’utilizzo delle sigarette elettroniche.

Di fronte a queste evidenze scientifiche sempre più consolidate sulle conseguenze negative del fumo digitale sulla salute pubblica, gli esperti invitano ad adottare misure restrittive sull’utilizzo dei dispositivi da parte dei più giovani.

È essenziale promuovere una maggiore consapevolezza sui reali pericoli legati al consumo di sigarette elettroniche and prodotti a tabacco riscaldato per proteggere le nuove generazioni da dannose dipendenze ed effetti nocivi sulla salute.

Matteo Fantozzi

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