LIFESTYLE

Una serata sul set: il concept artistico… behind the scene

Tutto è stato organizzato nell’arco di pochi giorni, l’urgenza è forte e lo spot deve andare in onda a breve. Dietro le quinte e tra le scene.

L’appuntamento è alle 19, in un anonimo capannone alla periferia di Milano attrezzato di tutto punto, si girerà fino a tarda notte. Il concept artistico è imperniato su riprese al rallentatore di vestiti lunghi mossi dal vento, per permettere ciò è necessaria una cinepresa in grado di scattare centinaia (o migliaia) di fotogrammi al secondo, la scelta è caduta sulla cinepresa 35mm Phantom HD, in grado di scattare 1000 fotogrammi al secondo scansionando il sensore con un rapidissimo otturatore elettronico, nonostante la profondità campo e la qualità di livello cinematografico.

L’utilizzo quindi di banchi di luci molto potenti (circa 30kW in tutto) e ottiche luminose (Un intero corredo Zeiss T/1.3) è necessario per sostenere la cadenza di scatto senza inficiare la qualità delle riprese. La quantità di dati generata dalla cinepresa viene trasferita con uno spesso cavo ethernet 1Gb/s ed il calore generato dissipato tramite ventole e copiosi conduttori di Rame. Anche la regia deve essere dimensionata allo sforzo computazionale necessario ad elaborare una tale mole di dati accessoriata Notebook PC dotati di Nvidia Quadro e desktop MacPro.

Il materiale presente è, per forza di cose, tecnologicamente affascinante e pieno di carisma, ma non bisogna scordare che tale sfoggio di tecnologia e lavoro non è fine a se stesso ma si muove per un fine creativo: impressionare delle immagini al fine di veicolare un concetto. La modella passa le prime 3/4 ore in camerino, assieme alla costumista e truccatrice, mentre i tecnici montano la camera, la regia, gli schermi e le luci ed il regista definisce insieme a clienti e creativi i dettagli delle scene. Quando le luci sono montate ed alimentate il direttore della fotografia decide gli aggiustamenti verificando l’esposizione della scena, ed il regista visualizza su schermo la resa delle sue idee girando delle prove.

Quanto lavoro per un amen di spot

Quando arriva la modella vestita e truccata ognuno è già conscio dei suoi ruoli e la macchina dello spettacolo può letteralmente ingranare iniziando a girare una scena dopo l’altra, per ore. Nella settimana successiva il montaggio ed il post processing estrarranno da questo lavoro pochi secondi di spot televisivo che verrà poi mandato in onda sulle reti televisive.

Redazione

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