Dieta non dimagrisci Dieta non dimagrisci

Sei a dieta e non dimagrisci? Colpa del metabolismo: ti svelo come velocizzarlo in modo naturale

Il metabolismo è un argomento che suscita grande interesse, soprattutto tra coloro che trovano difficoltà nel perdere peso e sono convinti di avere un metabolismo lento o inferiore alla norma.

Ma cosa si intende esattamente per metabolismo? E come possiamo agire su di esso per migliorare la nostra salute e il nostro benessere fisico? Questo articolo mira a esplorare in dettaglio il concetto di metabolismo, distinguendo tra i vari fattori che lo influenzano e suggerendo strategie efficaci per ottimizzarne il funzionamento.

Il termine “metabolismo” descrive l’insieme delle reazioni chimiche che sostengono la vita di un organismo. Nel contesto della nutrizione, tuttavia, viene spesso utilizzato come sinonimo del costo metabolico totale o del fabbisogno calorico totale dell’individuo. È importante non confondere questo concetto con quello di metabolismo basale, che rappresenta la domanda energetica del corpo in condizioni di assoluto riposo, escludendo processi come la digestione o la termoregolazione.

Quello basale costituisce solo uno dei fattori determinanti il costo energetico complessivo.

Attraversando questi diversificati aspetti legati al concetto complesso ma fondamentale del metabolismo emerge chiaramente quanto sia importante approcciarsi al tema con cognizione e consapevolezza delle dinamiche biologiche individuali. Solo così sarà possibile elaborare piani personalizzati ed efficaci volti al miglioramento dello stato di salute generale attraversando le vie metaboliche ottimali per ciascun individuo.

Tutta colpa del metabolismo

Oltre al già citato metabolismo basale, altri elementi influenzano il costo energetico totale: il livello di attività fisica (sia sportiva che non), la termogenesi indotta dalla dieta (ovvero l’energia spesa per digerire, assorbire e processare i nutrienti), eventualmente la termoregolazione e il debito ossigeno post-esercizio. È noto che con l’avanzare dell’età si verifica una diminuzione del tasso metabólico basale; tuttavia, questo fenomeno è meno significativo di quanto comunemente si pensi ed è possibile prevenirlo mantenendo uno stile di vita attivo e una dieta equilibrata.

Non tutti perdono peso allo stesso modo perché ogni individuo ha un proprio tasso metabolico basale specifico. Generalmente, persone con una corporatura più grande hanno un tasso più elevato rispetto a individui più piccoli. Durante percorsi dietetici prolungati può accadere che la perdita di peso rallenti fino a fermarsi; tale fenomeno è minimamente attribuibile alla riduzione del tasso metabólico basale ed è invece legato a una diminuzione della spesa energetica complessiva dovuta sia a minor fatica nei movimenti sia a economie inconscie nel movimento stesso.

Dieta e dimagrire
Dieta, come dimagrire (Phme.it)

Per affrontare queste sfide metaboliche sono disponibili diverse strategie:

È essenziale preservare la massa muscolare attraverso allenamenti mirati alla forza muscolare. La massa muscolare gioca un ruolo cruciale nel mantenimento del tasso metabólico poiché tessuti metabolicamente attivi consumano più energia anche a riposo.

Maggiore attività fisica o allenamenti orientati all’endurance contribuiscono ad aumentare significativamente i costi energetici giornalieri.

Occorre adeguare l’apporto calorico alle nuove necessità corporee derivanti da cambiamenti nella composizione corporea o nell’intensità dell’attività fisica svolta.

Variando le abitudini alimentari si può migliorare significativamente la flessibilità metabolica: ciò include rompere le routine dietetiche caratterizzate da regimi ipocalorici prolungati o da pasti sempre uguali in terminologia sia qualitativa (tipologie di nutrienti) sia quantitativa (numero dei pasti). Sospensione temporanea delle restrizioni caloriche può favorire un “reset” del sistema metabolico preparandolo ad affrontare percorsi dimagranti futuri in maniera più efficace ed efficiente.

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