Attenzione a fare ghosting: pochi lo sanno ma rischi conseguenze legali spaventose

Il ghosting è una pratica diffusa nel mondo digitale, che si verifica quando una persona interrompe bruscamente e senza preavviso ogni forma di comunicazione con un’altra, senza fornire alcuna spiegazione.

Questa pratica, sebbene comune, può avere conseguenze legali, soprattutto se si verifica in ambito lavorativo.

Nel mondo del lavoro, l’alghosting si riferisce alla pratica di un’azienda che, dopo aver concluso un processo di selezione, non fornisce alcun feedback al candidato, nemmeno un semplice messaggio di ringraziamento o di rifiuto.

Questa pratica, oltre a essere scorretta nei confronti del candidato, può essere considerata illegale in alcuni casi.

Ghosting e conseguenze legali

Come spiegato da Angelo Greco, il datore di lavoro ha l’obbligo di fornire un feedback al candidato, soprattutto in alcuni casi specifici:

• Se il candidato ha partecipato a un concorso pubblico: in questo caso, il datore di lavoro è tenuto a fornire una motivazione scritta del rifiuto, anche se il candidato non è stato selezionato;
• Se il candidato ha firmato un accordo di riservatezza: in questo caso, il datore di lavoro ha l’obbligo di comunicare al candidato la decisione finale, anche se negativa, al fine di garantire la riservatezza delle informazioni a cui il candidato ha avuto accesso.

Inoltre, in alcuni paesi, come l’Italia, il ghosting da parte del datore di lavoro potrebbe essere considerato “un comportamento scorretto e discriminatorio” nei confronti del candidato. In particolare, se il candidato ha subito un danno economico o morale a causa del ghosting, potrebbe avere diritto a un risarcimento.

È importante sottolineare che il ghosting, anche in ambito lavorativo, non è sempre illegale. Il datore di lavoro ha il diritto di non fornire un feedback ai candidati che non sono stati selezionati, soprattutto se il processo di selezione è stato trasparente e non ha generato aspettative di feedback.

Tuttavia, è fondamentale che le aziende siano consapevoli dei rischi legali connessi al ghosting e adottino delle strategie per evitare questa pratica. Tra le buone pratiche da seguire, si possono citare:

• Comunicare ai candidati la tempistica prevista per il feedback: in questo modo, i candidati saranno informati delle possibili tempistiche e non si sentiranno ignorati;
• Fornire un feedback, anche se negativo: un breve messaggio di ringraziamento per la partecipazione, accompagnato da una spiegazione della ragione del rifiuto, può essere sufficiente a soddisfare le aspettative del candidato;
• Utilizzare i canali di comunicazione adeguati: è importante utilizzare canali di comunicazione formali e professionali, come email o telefonate, per garantire che il feedback arrivi al candidato.

In conclusione, il ghosting, anche in ambito lavorativo, è una pratica scorretta che può avere conseguenze legali. Le aziende hanno l’obbligo di fornire un feedback ai candidati, soprattutto in alcuni casi specifici. Adottare delle strategie per evitare il ghosting è fondamentale per evitare rischi legali e per mantenere una buona reputazione aziendale.