CURIOSITÀ

Non solo al decollo: ecco il brutto errore che molti facciamo all’atterraggio, cosa si rischia

C’è un errore che tutti fanno in fase di atterraggio aereo a cui prestare massima attenzione. Ci sono rischi significativi che vengono sottovalutati. 

Viaggiare in aereo è oggi perfettamente sicuro e i casi limitati e isolati che si sono verificati nel tempo con incidenti ed episodi ad alta tensione sono una percentuale veramente irrisoria rispetto al numeri di voli che vengono operati ogni giorno. Questo vuol dire che non deve spaventare l’idea di viaggiare con questo mezzo.

L’errore che tutti facciamo all’atterraggio (phme.it)

Tuttavia vi sono dei protocolli da seguire ed è importante capire perché vanno seguiti minuziosamente, sia in fase di decollo che di atterraggio. Perché questi sono i momenti più delicati e quindi quelli dove è possibile, con maggiore incidenza, che vi siano delle difficoltà o problematiche più severe.

L’errore che tutti facciamo in fase di atterraggio: rischi severi

Quando si parla di sicurezza sicuramente è essenziale seguire le regole, quindi la cattiva abitudine di slacciare la cintura appena l’aereo tocca terra è decisamente errata. Questo perché, secondo la normativa, la stessa va tenuta allacciata fino al raggiungimento della pista e ci sono motivi validi.

Aereo, cose da non fare mai (phme.it)

L’aereo che si sta dirigendo verso il suo posto è in fase di movimento, questo vuol dire che ci possono essere motivi ed esigenze specifiche ed improvvise che spingono a dover intervenire prontamente, ad esempio spostandosi di colpo o rialzandosi in volo. Ecco dunque che tutti i passeggeri devono essere pronti e non devono alzarsi. Un aereo che si muove di scatto determina un colpo importante per l’interno e quindi la caduta di coloro che, eventualmente sono in piedi o seduti senza cinture.

Inoltre, è importante anche comprendere come procedere dopo che l’aereo si è fermato. L’errore comune non riguarda solo la cintura di sicurezza ma anche un altro aspetto, la carta di imbarco. Una volta scesi dall’aereo i viaggiatori comunemente si liberano della carta d’imbarco, la gettano via.

In realtà questo è un documento vero e proprio, non contiene solo nome e cognome. Il codice a barre dà accesso a dati personali sensibili e potrebbe diventare oggetto di attenzione da parte di malintenzionati. Quindi la cosa essenziale da fare è custodirla fino a quando non si arriva in un luogo idoneo, ad esempio a casa, distruggerla e poi gettarla nella carta. Oggi è possibile viaggiare anche solo con quella digitale, la scelta migliore per l’ambiente e per la sicurezza. Anche in questo caso, dopo il volo, la stessa va eliminata dallo smartphone.

Valentina Giungati

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